Silent Bob: il rap, la provincia e il nuovo album “Piove ancora”

“La musica è quel momento in cui dico tutto”, così il rapper si racconta a Dolce Vita in occasione dell’uscita del nuovo album

Il successo di “Piano B”, che ha superato oltre 50 milioni di stream su Spotify, non ha “per fortuna” pacificato Silent Bob che a due anni di distanza da quell’album è tornato per dire che “Piove ancora”.

Nel nuovo lavoro, realizzato ancora una volta con il beatmaker e producer milanese Sick Budd, la rabbia e le insoddisfazioni restano infatti il marchio di fabbrica del rapper, classe 1999, emerso dalla provincia pavese con la capacità di unire retaggi di un suono moderno con l’attitude del classico Rap in stile anni ‘90.

Silent Bob e Sick Budd

Nel brano che dà il titolo all’album sei perentorio: “Se questa è vita, meglio l’aldilà”. È questo il senso di “Piove ancora”?
Per me è uno stato mentale. Cioè essere sempre consapevole che pioverà da un momento all’altro e quindi non godersi più neanche i momenti di serenità perché appunto c’è sempre l’ansia che ritorni tutto scuro.

Hai deciso di rimanere in provincia, diversamente da tanti tuoi coetanei e colleghi nel mondo del rap. Perché?
Un po’ per gli affetti personali un po’ perché non mi sento ancora pronto per la città. Magari un giorno, ma ora potrei perdere il controllo su ciò che faccio. Qui trovo la mia dimensione di “pace” nonostante non sia un posto poi così allegro.

In particolare, stiamo parlando della provincia pavese, cosa la contraddistingue?
Non so, penso che nel nord Italia in realtà si somiglino un po’ tutte. Ho ritrovato dinamiche molto simili in tutte le altre province in cui sono stato. Diciamo che essendo anche vicino a Milano qui c’è un po’ di tutto, trovi persone che sono nate e cresciute qui e altre che vengono da città più grandi e con origini diverse. È bella variegata come tipologia di popolazione forse questo la contraddistingue.

I tuoi pezzi sono piccole storie metropolitane che raccontano la cruda verità del quotidiano. In questo quadro non manca spazio per gli gli affetti. Quanto contano per te?
Praticamente tutto. Traggo molta ispirazione da questi ultimi. Penso di essere una persona molto empatica e tutto ciò che succede a chi voglio bene mi colpisce profondamente.

Tema cannabis: nel caso di referendum, cosa voterai?
Direi che è arrivato il momento di svegliarci e iniziare a prendere la cannabis per quello che è. Non legalizzare ancora nel 2021 una fottuta pianta mi sembra assurdo.

Con “Piove ancora” tante nuove persone impareranno a conoscerti e si interrogheranno sull’origine del tuo nome: quindi, perché Silent Bob?
Prima era solo Bob, poi guardai per caso “Jay e Silent Bob”, un film comico americano, e mi colpì il fatto che il secondo non parlasse per tutta la durata del film; soltanto alla fine se ne esce con un discorso incredibile e significativo. Mi ci sono rivisto perché nella vita non sono uno che parla molto, la musica invece è quel momento in cui dico tutto.

(DVonline)